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La morte in mano di Ottessa Moshfegh

La morte in mano di Ottessa MoshfeghVesta Gul è un’anziana signora rimasta vedova da poco.

Dopo la morte del marito Walter, decisa a chiudere con il passato, vende tutto ciò che le è rimasto e si trasferisce a Levant, in una casa isolata rispetto al resto del paese, in mezzo ai boschi e vicino al lago.

Per vivere, Vesta si accontenta di poco, le piace stare da sola, le è sufficiente raggiungere il centro abitato una volta alla settimana, per fare un po’ di spesa e passare in biblioteca a prendere qualche libro in prestito. Adora i gialli.

Trascorre le sue giornate in grande tranquillità, concedendosi lunghe passeggiate nel verde insieme alla sua unica compagnia, l’amato cane Charlie.

Una mattina, proprio durante una delle sue escursioni nei boschi con Charlie, trova a terra un biglietto scritto a mano e fermato da una cornice di piccoli sassi disposti in maniera ordinata. “Si chiamava Magda. Nessuno saprà mai chi è stato. Non l’ho uccisa io. Qui giace il suo cadavere.”

Attonita e scossa, Vesta non sa cosa fare. Di un cadavere, nei dintorni, nessuna traccia.

Afferra sassi e biglietto, mette tutto in tasca e torna a casa.

Ma ciò che avrebbe potuto concludersi con una semplice chiamata alla polizia locale, diventa ben presto un mistero che Vesta si ripromette di risolvere. Non si fida degli abitanti di Levant, che conosce poco e dai quali non si è mai sentita ben accolta. No, Vesta Gul metterà in pratica tutte le conoscenze acquisite in anni e anni di lettura di gialli, scoverà l’assassino, troverà il cadavere e renderà giustizia alla povera Magda.

Lunghe congetture sull’identità della vittima e sui motivi che hanno provocato la sua morte la porteranno a guardarsi intorno e osservare tutti con aria sospetta.

E quando le sue supposizioni iniziano a trovare riscontri reali, un senso di paura si impossessa di Vesta, che scivola velocemente in una spirale di cospirazione minacciosa che la allontana sempre più dalla realtà, in preda a deliri onirici che fanno riemergere impetuosamente dolorosi ricordi della sua vita passata e del suo matrimonio che, alla luce dei suoi nuovi occhi, le appare, infine, davvero distante da quell’idea di amore e appartenenza a cui aveva pensato di credere.

Seppur in modo molto diverso da Il mio anno di riposo e oblio, con La morte in mano Ottessa Moshfegh ci porta, ancora una volta, con la sua prosa impeccabile, a esplorare i sentieri più nascosti dell’animo umano e a far emergere quelle verità che rendono libere le esistenze costrette in uno spazio soffocante.

Ci si trova a parteggiare senza riserve per Vesta Gul, a credere alle sue intuizioni, o deliri persecutivi che dir si voglia, ad assistere con grande speranza alla liberazione della sua anima, come quando si respira a pieni polmoni dopo una lunga apnea.

Brava, Ottessa, mi hai conquistata. Di nuovo.

LA MORTE IN MANO – OTTESSA MOSHFEGH

Feltrinelli Editore

PREZZO DI COPERTINA: € 16,50

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