C come Consigli di lettura

Ada brucia di Anja Trevisan

Ada brucia di Anja Trevisan

È il 1980, Rino ha 25 anni, vive da solo in mezzo al bosco, lontano dal mondo, nella casa in cui è cresciuto con il nonno, e fa l’orologiaio, proprio come lui, intaglia il legno e costruisce orologi stupendi.

Quando il nonno è morto, Rino pensava che avrebbe avuto paura a starsene lì isolato da tutti, ma ha capito subito che, invece, la sua solitudine non sarebbe stata per niente pericolosa e che niente e nessuno avrebbero mai potuto fargli del male.

Di lui si potrebbe dire che, sì, forse è un ragazzo molto solitario, in paese lo si vede raramente, ma è un bravo ragazzo, educato e gentile.

Rino però ha un segreto enorme, ingombrante, che a volte non lo fa dormire, perché è sbagliato, e altre volte lo rende felice, perché, quando si tratta di amore, niente può essere sbagliato: prova una forte attrazione per le bambine.

Rino vede Ada per la prima volta quando va a casa di Cecilia a consegnarle un orologio. Ada, che ancora non è Ada, ma Beatrice, e che ha solo nove mesi.

Convinto di amarla e persuaso che, come lui, nessuno l’avrebbe amata mai, decide di mettere in atto il suo piano per rapirla durante la festa di San Pancrazio.

Così Beatrice diventa Ada, Rino la chiude in casa e, circondandola di amore, premure e attenzioni, la costringe all’isolamento, facendola crescere in un mare di bugie: non si può uscire fino a quando non si diventa grandi perché non esistono scarpe per bambine e senza scarpe non si può camminare fuori casa perché i piedi brucerebbero; non si può aprire a nessuno e, se arriva qualcuno, bisogna nascondersi in cantina, perché tutte le persone sono cattive; tutte le cose che si vedono in televisione sono finte, non c’è nulla di vero.

Nonostante tutto, Ada cresce serena, senza porsi troppe domande, se non quelle relative all’amore e a che cosa succede quando si diventa grandi, in una bolla creata ad arte da Rino, che, con il passare degli anni, arriva a coronare il suo sogno: Ada ama solo lui, il suo Bapu, vuole solo lui, sarà sua per sempre.

Finché un giorno, durante quelle interminabili ore in cui Rino si assenta e Ada è chiusa in casa con l’ordine di nascondersi al primo accenno di una presenza estranea nelle vicinanze, arriva Max, e nella bolla di Ada si insinua una crepa che farà crollare tutti i suoi tredici anni di esistenza.

È l’inizio della fine.

Ada viene salvata, Rino viene arrestato, la vita può cominciare ad essere normale.

Passano gli anni, molti, e il mondo di Ada è un gran casino. Beatrice non esiste, non è mai esistita, e l’amore, quello vero, forse è l’unico in cui lei riesce a credere, l’unico che l’ha sempre fatta sentire al sicuro.

La potenza di queste pagine, per le quali vorrei anche lodare il grande talento di una scrittrice giovanissima, perfettamente in grado di padroneggiare una prosa sicura e ben strutturata, lette con il cuore in gola, difficili da dimenticare, angoscianti, terrorizzanti e meravigliose, sta proprio nel porci di fronte ad un tema insormontabile e pressoché impossibile da dipanare.

La linea che separa il concetto di amore da quello di dipendenza e il confine tra perversione e normalità, si assottigliano a tal punto da confondersi. Quel che ne emerge, per quanto mi riguarda, nonostante il grande turbamento, è una sospensione del giudizio. Pur avendo ben chiaro nella mia mente cosa sia giusto o sbagliato, mi ritrovo immersa in un vortice di dubbi e pensieri.

Ada brucia, di Anja Trevisan, è uno degli esordi letterari più belli e potenti letti in questo 2020. Vi consiglio di leggerlo con il cuore, di amarlo in tutta la sua violenza, raccontata qui con estrema delicatezza.

ADA BRUCIA storia di un amore minuscolo – ANJA TREVISAN

effequ

PREZZO DI COPERTINA: € 15,00

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *