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All’Orizzonte di Lois Lowry

All'Orizzonte di Lois LowryQuando ero bambina, e poi adolescente, i libri cosiddetti per ragazzi erano per ragazzi. Mai avremmo potuto vedere i nostri genitori, o anche solo uno dei due, per chi ha avuto la fortuna di avere dei genitori che avevano il tempo e la voglia di leggere, prendere in mano, che ne so, Piccole Donne, Ventimila leghe sotto i mari, Il giro del mondo in 80 giorni, o Alice nel paese delle meraviglie e tutte le altre innumerevoli storie che hanno riempito le nostre giovani vite.

Poi, ad un certo punto, si è capito che in tutte quelle storie c’è in realtà qualcosa, tanto, che diventa un messaggio importante per tutti, impossibile incasellarlo in un’età precisa, dargli un confine.

La letteratura per ragazzi è diventata un mondo ampio, vastissimo, ha preso e continua a prendere forme e colori differenti e, sempre di più, ha deciso di affrontare temi importanti, temi da grandi, e, con la conquistata consapevolezza che non è mai troppo presto o troppo tardi per imparare, è diventata uno dei modi migliori per capire il mondo e ha sicuramente contribuito a indebolire quelle barriere che anni fa sembravano invalicabili e che separavano nettamente gli universi infanzia ed età adulta.

Io mi ci rifugio spesso, è un po’ tornare a quella che ero ma con la coscienza di quella che sono.

All’Orizzonte, di Lois Lowry, è una storia delicata, a misura d’uomo di qualunque età. È il racconto autobiografico, in versi, di una giovane Lois che ha conosciuto Pearl Harbor, prima, e Hiroshima, dopo.

Era una bambina di pochi anni quando, in quel fatidico 7 dicembre 1941, gli aerei giapponesi bombardarono la baia, e l’Arizona, una delle numerose navi da guerra lì ancorate e pronte a partire, piene di giovani ragazzi americani arruolati per fede, onore, obbligo, necessità, affondò nel giro di pochi minuti e, con lei, millecentosettantasette uomini. Pearl Harbor segno l’inizio, per gli americani, della Seconda guerra mondiale.

Immagini vivide, impresse nella sua memoria, ricordi e uno sguardo limpido, ci restituiscono le storie di quel momento, delle giovani vite che lo hanno attraversato, delle loro radici, speranze e sogni infranti alle prime luci di un mattino che ha segnato la storia, di una piccola Lois e delle sue abitudini di bambina, i racconti della nonna, i giochi su quella spiaggia e, all’orizzonte, quella nave, quella cosa grigia che, dopo, avrebbe assunto un altro significato e innescato in lei quel senso di connessione, quel legame, spesso invisibile, che rimane tra le cose che sembrano lontane, eppure collegano uno a uno chi viaggia: ragazzi su una nave. Bambina su una spiaggia.

E poi Hiroshima. Alle 8.15 del 6 agosto 1945 un aereo americano sganciò una bomba atomica sulla città, determinando una devastazione incommensurabile e la morte di ottantamila persone, quel giorno, e diverse migliaia, a causa delle conseguenze, nei giorni, mesi e anni successivi. La bomba atomica segnò la fine della Seconda guerra mondiale.

Anche i versi di questa seconda parte della raccolta sembrano quasi fermare il tempo, catturando, in momenti che paiono infiniti eppure immobili, frazioni di vite spezzate, quel rumore che tutto cambiò, quella cosa, una nuvola?, che sembrava un fungo, la calma spettrale, la pioggia nera.

Mi sono sentita trasportata lì, in quei precisi istanti, e la sensazione di sopraffazione e di terrore che ho provato è davvero difficile da raccontare. In pochi versi, semplici e diretti, Lois Lowry ha saputo trasformare la conoscenza in esperienza, annullando le distanze spaziotemporali e amplificando la percezione.

Dopo la Seconda guerra mondiale, la Lowry si trasferì per qualche tempo in Giappone con la famiglia, al seguito del padre che lavorava presso l’ospedale di Tokyo.

Aveva 11 anni e, dai ricordi di quel tempo, sono nate le poesie che compongo la terza parte, dettagli minuziosi e vividi che, come piccole tessere perfette, trovano il loro posto preciso nel mosaico e ci trasportano verso la conclusione di una storia che inizia e finisce in un punto coincidente, a dimostrazione di quanto Lois Lowry, rinomata e pluripremiata scrittrice di letteratura per ragazzi, ci vuole insegnare: le connessioni, vere, solide e sempre presenti, che abbiamo con gli altri, una consapevolezza, per quanto mi riguarda, necessaria per poter uscire dall’io e imparare a guardare sempre un po’ più in là.

Credo che la cosa importante sia anche la più semplice: riconoscere la nostra interconnessione sulla terra; inchinare le nostre teste quando vediamo un triciclo carbonizzato e il messaggio di un bambino al suo nonno perduto; e onorare il passato promettendo in silenzio ai nostri compagni umani che ci adopereremo per un migliore e più pacifico futuro.

LOIS LOWRY – ALL’ORIZZONTE

21lettere

PREZZO DI COPERTINA: € 9,00

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