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Tag: Stefania Iannolo

— C come Consigli di lettura —

Le gratitudini di Delphine De Vigan

26 Giugno 2020

Michka sta perdendo le parole. Proprio lei che ha trascorso una vita a lavorare come correttrice di bozze, e che ha sempre creduto nelle parole come unico rimedio al caos del mondo. Sta perdendo. Ogni giorno qualcosa in più manca alla sua voce, i suoni si articolano in maniera disordinata nella sua testa e vengono… Read More Le gratitudini di Delphine De Vigan

— C come Consigli di lettura —

Vincoli Alle origini di Holt di Kent Haruf

23 Giugno 2020

È da qui che sono ripartita, prima di tornare a Holt per l’ultima volta. Non lo avevo ancora letto e ne ho approfittato per ingannare l’attesa e per regalarmi, ancora una volta, un viaggio indimenticabile. Vincoli è il primo romanzo di Kent Haruf, in ordine di pubblicazione, è quello che sancisce l’arrivo in un luogo… Read More Vincoli Alle origini di Holt di Kent Haruf

— C come Consigli di lettura —

Next stop Rogoredo di Micaela Palmieri

19 Giugno 2020

Quando si è iniziato a parlare del boschetto di Rogoredo, qualche anno fa, non avevo proprio idea di cosa si trattasse, non riuscivo ad immaginare l’orrore nascosto al suo interno, o forse non volevo. Leggevo le notizie e non capivo, il problema sembrava riguardasse solo i tossici, la loro presenza sul territorio, il degrado della… Read More Next stop Rogoredo di Micaela Palmieri

— C come Consigli di lettura —

Apriti cielo! di Franco Lombini e Mario Tadiello

12 Giugno 2020

Chi ha detto che a raccontare aneddoti sui voli aerei possano essere solo i passeggeri? Io non ci avevo mai pensato, ma, in effetti, chissà come possiamo apparire, noi occupanti di posti che non ci soddisfano mai, agli occhi dei poveri assistenti di volo, che ne vedono di tutti i colori. Ce lo spiegano bene… Read More Apriti cielo! di Franco Lombini e Mario Tadiello

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Stefania Iannolo

Stefania Iannolo

lcome_libro

Lettrice e blogger.
Credo nel potere 💫 salvifico dei libri 📚 ma anche in quello delle tagliatelle 🍝 al ragù e della parmigiana di melanzane 🍆 .

“Vi siete mai chiesti quante volte nella vita av “Vi siete mai chiesti quante volte nella vita avete detto grazie sul serio? Un vero grazie. Espressione della vostra gratitudine, della vostra riconoscenza, del vostro debito.
A chi?” Michka sta perdendo le parole.
Proprio lei che ha trascorso una vita a lavorare come correttrice di bozze, e che ha sempre creduto nelle parole come unico rimedio al caos del mondo.
Sta perdendo. Ogni giorno qualcosa in più manca alla sua voce, i suoni si articolano in maniera disordinata nella sua testa e vengono fuori senza quell’ordine che ha sempre amato.

In una casa di riposo trascorrerà il suo nuovo ultimo tempo, in una stanza che non le appartiene, a fare cose che non le appartengono.
Le uniche presenze al suo fianco saranno Marie, la vicina di casa che, fin da bambina, ha trovato in Michka un rifugio sicuro da tutti e tutto, e Jérôme, l’ortofonista che si prende cura di lei e della sua voce.
Insieme aiuteranno Michka a realizzare un ultimo, grandissimo, desiderio: ritrovare e poter, finalmente, ringraziare chi, molti anni prima, ha compiuto un gesto di enorme coraggio e le ha regalato la possibilità di vivere.

Le gratitudini, di Delphine De Vigan, è una carezza sul cuore. 
È una storia altissima, di grande determinazione. 
È una storia di riconoscenza, è una storia che insegna l’importanza di un gratis, come direbbe Michka.
È un romanzo di cui si sente nostalgia appena voltata l’ultima pagina.
Sul blog. Link in bio.
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“Edith Goodnough non vive più in campagna. Orma “Edith Goodnough non vive più in campagna. Ormai sta in città, in ospedale, in quel letto bianco, con un ago infilato nel dorso della mano e un uomo che la sorveglia in corridoio, fuori dalla sua stanza.”
È da qui che sono ripartita, prima di tornare a Holt per l'ultima volta.
Non lo avevo ancora letto e ne ho approfittato per ingannare l'attesa e per regalarmi, ancora una volta, un viaggio indimenticabile.
Vincoli è il primo romanzo di Kent Haruf, in ordine di pubblicazione, è quello che sancisce l'arrivo in un luogo che non appare in nessuna carta geografica, ma che abbiamo imparato a conoscere e ad amare, a desiderare di raggiungere, a sentire di farne parte.
È un romanzo che racconta quei legami che determinano e condizionano un'intera esistenza, quei legami che non sono solo le nostre radici, ma, soprattutto, le nostre catene, quei legami, resi saldi da una forza oscura, che ci costringono ad una vita di rinunce e di infelicità.
In tutta la sua disarmante e dolorosa bellezza, nel suo narrare la potenza di ciò che unisce l'uomo e la terra, è davvero il travolgente preludio a tutta la meraviglia che abbiamo incontrato nella Trilogia della Pianura.
La voce di Sanders Roscoe, attraverso la quale Kent Haruf ci racconta una storia che affonda le radici in una terra che ha il potere di assorbire l'anima dei suoi figli, ci accompagna in queste pagine in un canto di memoria, ci svela l'oscurità di sentimenti che possono diventare atroci e infliggere le peggiori ferite, ci narra una vita passata in attesa di qualcosa che non potrà mai arrivare, che non potrà mai cambiare, una vita dalla quale sembra proprio impossibile fuggire.
Sul blog. Link in bio.
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Quando si è iniziato a parlare del boschetto di R Quando si è iniziato a parlare del boschetto di Rogoredo, qualche anno fa, non avevo proprio idea di cosa si trattasse, non riuscivo ad immaginare l’orrore nascosto al suo interno, o forse non volevo.
Leggevo le notizie e non capivo, il problema sembrava riguardasse solo i tossici, la loro presenza sul territorio, il degrado della zona, i furti sempre più numerosi.
La punta di un iceberg dalle dimensioni incalcolabili e di cui quel che non si vede è il vero mostro da combattere.

Next stop Rogoredo, di Micaela Palmieri, giornalista appassionata, conduttrice del tg1 del mattino, è un romanzo inchiesta, nato da un lavoro che è durato due anni, che ci porta per una notte all’interno del bosco della droga, trascinandoci in una realtà che facciamo davvero fatica a credere che possa esistere veramente.
Per una notte, in queste pagine, Micaela è i nostri occhi, le nostre orecchie, testimone di uno spettacolo atroce.

È una lettura dura da mandare giù, io ci ho perso il sonno, e mi porto addosso una sensazione di inadeguatezza e impotenza che faccio anche fatica a spiegare. Ma è una lettura necessaria, che dovremmo fare tutti, per dare voce, volto e dignità a chi ha perso i propri sogni e paga, ogni giorno, un conto troppo caro.

È uscito ieri, lo trovate in libreria. 
Io intanto ve lo racconto sul blog. Link in Bio
Grazie @ettore_zanca . Tu sai perché. 
#nextstoprogoredo #MicaelaPalmieri @baldinicastoldi 
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Mettetevi comodi, come se foste in Business, fatev Mettetevi comodi, come se foste in Business, fatevi portare il vostro cocktail preferito e qualche snack da sgranocchiare e preparatevi a trascorrere qualche ora di relax e divertimento in compagnia di vicende assurde ed esilaranti.

Chi ha detto che a raccontare aneddoti sui voli aerei possano essere solo i passeggeri?

Io non ci avevo mai pensato, ma, in effetti, chissà come possiamo apparire, noi occupanti di posti che non ci soddisfano mai, agli occhi dei poveri assistenti di volo, che ne vedono di tutti i colori.

Ce lo spiegano bene Mario e Franco in “Apriti cielo! Confessioni minime di due steward al servizio di Sua Maestà”. Lunghe liste di capricci, situazioni tragicomiche, pretese impossibili e a volte imbarazzanti, ci vengono svelate in queste pagine suddivise in brevi capitoli che vengon via come le ciliegie, uno tira l'altro ed è difficile fermarsi!
Mi sono davvero divertita! “Apriti cielo! Confessioni minime di due steward al servizio di Sua Maestà”, di Franco Lombini e Mario Tadiello, lo consiglio di cuore a chiunque abbia voglia di trascorrere qualche ora piacevole e spassosa e anche a coloro che non temono di mettersi un po' nei panni degli altri per provare ad osservare le cose da un altro punto vista.
Certo è che, d'ora in poi, non sarò la stessa viaggiatrice di prima!
Sul blog. Link in bio.
#apriticielo @bookabook #francolombini @mariotadiello 
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