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Autore: Stefania Iannolo

Nata nei gloriosi anni ’70, vissuto a piene mani gli energici anni ’80, superato dignitosamente gli anni ’90 senza troppi effetti collaterali, affronto questo XXI secolo con poche ma buone certezza in tasca. Credo nel potere salvifico dei libri, della musica e di un buon bicchiere di vino, ma anche le tagliatelle al ragù e la parmigiana di melanzane non sottovalutiamole. Credo nelle Case Editrici (grandi e piccole) che credono nei loro scrittori, che li rispettano e che li accompagnano con professionale dedizione e a volte parecchia follia. Non credo nelle liste, nelle classifiche e nelle top-ten, soprattutto le mie, che cambiano continuamente, ma so con ferma certezza che Trilogia della città di K. di Ágota Kristóf è il mio libro della vita e che Johnny Cash starà per sempre sul mio braccio destro.
— C come Consigli di lettura —

Dicono che domani ci sarà la guerra di Franco Arba

14 Febbraio 2017
Dicono che domani ci sarà la guerra di Franco Arba

E’ la storia di Enrico, un giovane ragazzo sardo cresciuto in una famiglia aspra e arida, sia di averi che di sentimenti, che si arruola nella Grande Guerra perché ha sentito che, nell’estate del 1900, un principe sardo di nome Gavino ha assassinato un cugino del Re. Siccome la Sardegna ama il suo Re e tutti… Read More Dicono che domani ci sarà la guerra di Franco Arba

— C come Consigli di lettura —

Ovunque, proteggici di Elisa Ruotolo

13 Febbraio 2017
Ovunque, proteggici di Elisa Ruotolo

Un viaggio nel tempo, un ritorno ad un passato che invece di darsi pace, decide ad un certo punto di riaffacciarsi nella vita di Lorenzo Girosa che, a cinquant’anni suonati, si trova a dover ripercorrere vite e segreti di una famiglia che ha radici lontane nel tempo. Radici poco salde e molto faticose. Villa Girosa… Read More Ovunque, proteggici di Elisa Ruotolo

— C come Consigli di lettura —

Ancóra di Hakan Günday

8 Febbraio 2017
Ancóra di Hakan Günday

Questo romanzo è un pugno allo stomaco, anzi, una serie di pugni allo stomaco, pagina dopo pagina, fino alla 489esima. Siamo in Turchia, paese ponte tra l’Oriente e l’Occidente, da cui transita qualsiasi merce illegale. Nel caso di questa storia parliamo di uomini, carne umana. Il padre di Gazâ, Ahad (Daha – Ancóra – al… Read More Ancóra di Hakan Günday

— C come Consigli di lettura —

L’altra figlia di Annie Ernaux

30 Gennaio 2017
L'altra figlia di Annie Ernaux

Scrivere una lettera a qualcuno che non la leggerà mai, come una terapia che scava profondamente nei sentimenti, nel non detto, nelle cose sofferte. Scoprire a dieci anni di aver avuto una sorella, morta prima della propria nascita, a soli sei anni. Scoprire che era quella brava, scrutare le vite di un padre e di… Read More L’altra figlia di Annie Ernaux

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Stefania Iannolo

Stefania Iannolo

lcome_libro

Lettrice e blogger.
Credo nel potere 💫 salvifico dei libri 📚 ma anche in quello delle tagliatelle 🍝 al ragù e della parmigiana di melanzane 🍆 .

"Giura che non mi dimenticherai. Giura su ogni scr "Giura che non mi dimenticherai. Giura su ogni scrigno di noce, e su ogni chicco di uva e grillo nascosto e stella del firmamento."

Stefano Benni rappresenta per me un incredibile amarcord.
Ho imparato ad amarlo i primi tempi in cui mi sono trasferita a Milano e le sue parole mi riportano sempre a momenti importanti di quel periodo della mia vita, gli anni che mi hanno insegnato a camminare con le mie gambe, gli anni delle prove da superare da sola, delle prime conquiste e del coraggio appreso giorno per giorno.

Giura è la storia di Febo, che, insieme ai suoi nonni, vive in un borgo dell’Appennino, che, tra leggende, personaggi bizzarri, e Castagni Gemelli, ha tutte le caratteristiche di un luogo magico, fuori dal tempo e dal mondo, dove le giornate iniziano al levar del sole e finiscono solo quando è buio pesto e in tutto il tempo che c’è in mezzo possono succedere cose magnifiche o terribili che ti cambiano la vita nel giro di un attimo.

Giura è la storia di Febo e Luna, di un amore impossibile e di un destino costruito su un susseguirsi di perdite e ritrovamenti.

Giura è un grandissimo inno alla vita, a quella di tutti noi, all’amore, all’infanzia, a quello che eravamo, a quello che siamo. 

Lo stile è sempre quello brillante, magico e perfetto a cui questo grande maestro ci ha abituati da sempre.
Ve lo racconto sul blog. Link in bio.
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“Alla fine Jack Burdette tornò a Holt.” E noi “Alla fine Jack Burdette tornò a Holt.”
E noi con lui.
Jack è tornato dopo otto anni, dopo essere scomparso nel nulla all’improvviso, dopo aver lasciato dietro di sé una lunga fila di disastri e ferite che nemmeno il tempo avrebbe potuto risanare.
E dopo essere riapparso a Holt, su una fiammante Cadillac rossa, come se nulla fosse, come se otto anni non fossero mai passati, come se tutto il dolore da lui compiuto non fosse mai esistito, la comunità di Holt capisce immediatamente di non aver mai dimenticato, di pretendere giustizia.
Sarà la voce di Pat Arbuckel, vecchio amico di Jack e direttore del giornale locale, l’Holt Mercury, ad accompagnarci in un percorso della memoria che svelerà la vita di Burdette, fino ad arrivare al disastro che lo ha portato ad abbandonare tutto e tutti e per il quale nessuno è disposto a dimenticare, né, soprattutto, a perdonare.
Di nuovo, la scrittura diretta e sincera di Kent Haruf ci fa amare luoghi e personaggi come se fosse la prima volta.
Di nuovo, tornare a Holt significa ancora arrivare a Holt, appartenere a Holt, far parte della sua comunità.

Sul blog. Link in bio.

È stato strano chiudere l’ultima pagina di questo libro con la consapevolezza che non ce ne saranno altri.
Forse è stupido ammetterlo, ma invidio molto chi non ha ancora letto nulla di Haruf, se mai sia possibile una cosa del genere, perché lo stupore è ancora lì ad attendere.
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“Vi siete mai chiesti quante volte nella vita av “Vi siete mai chiesti quante volte nella vita avete detto grazie sul serio? Un vero grazie. Espressione della vostra gratitudine, della vostra riconoscenza, del vostro debito.
A chi?” Michka sta perdendo le parole.
Proprio lei che ha trascorso una vita a lavorare come correttrice di bozze, e che ha sempre creduto nelle parole come unico rimedio al caos del mondo.
Sta perdendo. Ogni giorno qualcosa in più manca alla sua voce, i suoni si articolano in maniera disordinata nella sua testa e vengono fuori senza quell’ordine che ha sempre amato.

In una casa di riposo trascorrerà il suo nuovo ultimo tempo, in una stanza che non le appartiene, a fare cose che non le appartengono.
Le uniche presenze al suo fianco saranno Marie, la vicina di casa che, fin da bambina, ha trovato in Michka un rifugio sicuro da tutti e tutto, e Jérôme, l’ortofonista che si prende cura di lei e della sua voce.
Insieme aiuteranno Michka a realizzare un ultimo, grandissimo, desiderio: ritrovare e poter, finalmente, ringraziare chi, molti anni prima, ha compiuto un gesto di enorme coraggio e le ha regalato la possibilità di vivere.

Le gratitudini, di Delphine De Vigan, è una carezza sul cuore. 
È una storia altissima, di grande determinazione. 
È una storia di riconoscenza, è una storia che insegna l’importanza di un gratis, come direbbe Michka.
È un romanzo di cui si sente nostalgia appena voltata l’ultima pagina.
Sul blog. Link in bio.
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“Edith Goodnough non vive più in campagna. Orma “Edith Goodnough non vive più in campagna. Ormai sta in città, in ospedale, in quel letto bianco, con un ago infilato nel dorso della mano e un uomo che la sorveglia in corridoio, fuori dalla sua stanza.”
È da qui che sono ripartita, prima di tornare a Holt per l'ultima volta.
Non lo avevo ancora letto e ne ho approfittato per ingannare l'attesa e per regalarmi, ancora una volta, un viaggio indimenticabile.
Vincoli è il primo romanzo di Kent Haruf, in ordine di pubblicazione, è quello che sancisce l'arrivo in un luogo che non appare in nessuna carta geografica, ma che abbiamo imparato a conoscere e ad amare, a desiderare di raggiungere, a sentire di farne parte.
È un romanzo che racconta quei legami che determinano e condizionano un'intera esistenza, quei legami che non sono solo le nostre radici, ma, soprattutto, le nostre catene, quei legami, resi saldi da una forza oscura, che ci costringono ad una vita di rinunce e di infelicità.
In tutta la sua disarmante e dolorosa bellezza, nel suo narrare la potenza di ciò che unisce l'uomo e la terra, è davvero il travolgente preludio a tutta la meraviglia che abbiamo incontrato nella Trilogia della Pianura.
La voce di Sanders Roscoe, attraverso la quale Kent Haruf ci racconta una storia che affonda le radici in una terra che ha il potere di assorbire l'anima dei suoi figli, ci accompagna in queste pagine in un canto di memoria, ci svela l'oscurità di sentimenti che possono diventare atroci e infliggere le peggiori ferite, ci narra una vita passata in attesa di qualcosa che non potrà mai arrivare, che non potrà mai cambiare, una vita dalla quale sembra proprio impossibile fuggire.
Sul blog. Link in bio.
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